Quando si parla di malasanità si contempla anche la circostanza, non così infrequente, in cui vengano dimenticati strumenti o garze all'interno di un sito chirurgico.
Durante un'operazione, un team composto da diversi professionisti, tra cui chirurghi, infermieri, tecnici, anestesisti e strumentisti, utilizza un gran numero di strumenti come garze, bisturi, forbici, pinze, spugne, guanti e graffette, a seconda della procedura chirurgica da eseguire.
Si stima indicativamente che in un range compreso tra 1 su 1000 e 1 su 3000 interventi chirurgici possa verificarsi l'involontaria ritenzione di garze, strumenti o altri materiali all'interno della parte del corpo del paziente sottoposta ad operazione.
Se l'errore è immediatamente rilevato, il paziente di solito non subisce conseguenze significative o non ne subisce affatto. Al contrario, se il corpo estraneo permane all'interno del sito per un periodo più lungo, le conseguenze potrebbero essere molto gravi. Si potrebbe assistere infatti a infezioni, sepsi, perforazioni e danni agli organi, con un tasso di mortalità compreso tra l'11 e il 25%.
MALASANITÀ: ERRORE COLPOSO DEL PERSONALE MEDICO
Se un paziente entra in ospedale con una patologia e subisce un peggioramento delle sue condizioni di salute - con un aggravamento della patologia preesistente o una mancata guarigione - a causa di un errore colposo del personale medico - ha tutto il diritto di richiedere il risarcimento per il danno iatrogeno subito.
RISARCIMENTO DANNI AI FAMILIARI DI UNA VITTIMA DI MALASANITÀ
La dimenticanza di un corpo estraneo all'interno del sito chirurgico potrebbe causare gravi conseguenze anche ai familiari più stretti del paziente.
Il risarcimento ai familiari di una vittima di malasanità non è previsto solo in caso di decesso del proprio caro, ma anche quando l'errore medico causa lesioni invalidanti di una certa entità, come la perdita o la riduzione dell'autonomia e dell'autosufficienza. In questi casi è necessario determinare l’entità del risarcimento integrale a cui i parenti stretti della vittima hanno diritto. Per farlo bisogna considerare le perdite patrimoniali presenti e future che la famiglia del danneggiato dovrà sopportare. Oltre alla sofferenza interiore e al dolore (danno morale) causati dalla menomazione e dalla necessità di assistenza continua del proprio congiunto.

LA RESPONSABILITÀ DEI DANNI
Ciascun membro del team in sala operatoria è tenuto a svolgere compiti specifici durante l'intervento chirurgico.
Secondo la Raccomandazione ministeriale n.2 del 2008, gli infermieri sono responsabili del conteggio delle garze e di tutti gli strumenti prima e dopo l'intervento. È responsabilità del chirurgo, invece, verificare che sia stato effettuato il conteggio e che la quantità di garze ricevute sia uguale alla quantità di garze utilizzate e rimanenti.
Tuttavia, come stabilito dalla Cassazione nella sentenza n.392 del 2022, il chirurgo ha anche il compito di assicurarsi con certezza che non ci sia del materiale chirurgico all'interno del campo operatorio, anche se il conteggio ha dato un risultato di parità. L’obbligo di diligenza in capo a tutti i componenti dell’équipe, infatti, comprende anche un monitoraggio costante, sia durante che al termine dell’operazione chirurgica.
In questo contesto di continua collaborazione tra operatori sanitari, spicca la figura del capo équipe. Quest'ultimo ha il compito sia di coordinare il gruppo sia di controllare l'andamento delle attività e degli interventi dei singoli membri. Secondo i giudici, anche qualora il conteggio dia un risultato di parità, non si può escludere un errore di calcolo, né l’eventuale frammentazione di qualche garza nel corso dell’operazione. Pertanto, il chirurgo che guida l'équipe è tenuto ad effettuare un indispensabile controllo finale del sito chirurgico.
In caso di materiale dimenticato all'interno del paziente, il chirurgo risponde di colpa non lieve per violazione di una norma precauzionale. Egli è tenuto quindi a farsi carico del risarcimento dei danni, assieme agli operatori che si occupano del conteggio della strumentazione e alla propria struttura sanitaria.
RESPONSABILITÀ PENALE IN CASO DI LESIONI CAUSATE DA MATERIALE RITENUTO
In caso di lesioni causate da materiale chirurgico ritenuto all'interno del paziente si configura il reato di lesioni personali colpose, regolamentato dall'articolo 590 del Codice penale. Secondo diverse sentenze della Cassazione, tutti i membri del team chirurgico sono responsabili per questo reato.
Tuttavia, si ribadisce in una sentenza del 2015 che il riconoscimento della responsabilità per l’errore di un collega non è automatico ed illimitato. È necessario verificare l’operato di ciascun membro dell’équipe, soprattutto nel caso in cui alla cura del paziente siano intervenuti sanitari con specifici compiti e con interventi non omologabili.
Un medico può essere esentato dalla responsabilità penale se l'evento dannoso è stato causato esclusivamente da un altro soggetto contitolare di una posizione di garanzia nei confronti del paziente, sulla correttezza della cui attività il primo abbia fatto legittimo affidamento (sentenza della Cassazione n.30626 del 2019).
Il personale infermieristico è responsabile della cooperazione colposa se l'omesso controllo affidato loro ha causato l'evento dannoso. Le omissioni da parte dei medici si sovrappongono a quelle degli infermieri, a meno che non si accerti l’efficacia esclusiva della causa sopraggiunta, che deve essere eccezionale ed imprevedibile (sentenza della Cassazione n.43988 del 2013).
L'INTERVENTO DI STUDIO ALIS
Se sei stato vittima di un episodio di malasanità e ti serve aiuto, per determinare correttamente tutti i danni subiti e quantificare l'ammontare del risarcimento, è fondamentale rivolgersi a uno studio che fornisca assistenza e consulenza per malpractice sanitaria.
Studio Alis è in grado di cercare, raccogliere e analizzare tutta la documentazione necessaria, come cartelle cliniche, esami strumentali, certificati medici e risultati di analisi, e di agire tempestivamente nei confronti della struttura sanitaria e/o del medico responsabile dell'errore.

Malasanità: dimenticanza di un corpo estraneo nel sito chirurgico - Malasanità

Dicono di noi

Personale competente e cordiale, ottimo servizio. Consigliato.

Mirko T.

Esperienza molto positiva. Non conoscevo lo Studio Alis. Mi sono rivolto all’agenzia di San Giovanni in Persiceto, a seguito di un incidente stradale. Personale qualificato, professionale e cortese. La dott.ssa Gnudi è una persona competente, gentile, sempre disponibile, dotata di grande umanità e sensibilità. Si è presa cura del caso anche sotto il profilo umano sin dal primo incontro. Sono stato seguito in tutte le incombenze burocratiche e in quelle prettamente mediche. Indennizzo superiore alle mie aspettative. Consiglio vivamente lo Studio Alis a chi ne avesse necessità.

Biagio I.

Ottima esperienza, grazie al fervido lavoro di tutti: avvocati, medici e personale dello studio. Li ringrazio per la gentilezza e la disponibilità.

Andrea P.

Filiale di Casalecchio. Professionali, competenti e molto disponibili. Siamo stati seguiti con discrezione e sollecitudine in un momento difficile. Non avrei dubbi a consigliare la loro consulenza.

Claudio G.

Infortunistica nel centro di Bologna che aiuta nelle pratiche relative a incidenti stradali e non. Personale gentile e competente.

Simona G.

Buonissima esperienza alla filiale di Funo di Argelato. Corretti, gentili, professionali, rapidi nelle risposte. Sono stati chiari fin dall’inizio, spiegando come sarebbe stata la trafila burocratica. Hanno anticipato praticamente TUTTE le spese sostenute e ci hanno seguito passo passo. Indennizzo anche superiore rispetto a quello che si potesse prevedere. Ci hanno sempre consigliato, lasciandoci comunque la scelta delle azioni da intraprendere.

Stefano G.

Personale sempre disponibile per qualsiasi problema ed evenienza. Portano a termine il lavoro con passione e determinazione. Molto bravi. Sono rimasta veramente soddisfatta.

Martina V.

Un’assistenza impeccabile: professionali, cortesi e disponibili a risolvere ogni esigenza o dubbio del loro assistito. Straconsigliati.

Fabio F.