Il Consiglio dei ministri, riunitosi in data 27 giugno, ha approvato, in fase preliminare, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, un disegno di legge che introduce interventi volti ridurre al minimo gli incidenti provocati dalla guida in stato di ebbrezza e delega per la revisione del Codice della Strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

Le norme proposte hanno l’obiettivo di garantire una maggiore sicurezza sulle strade, tenendo conto delle esigenze di mobilità dei cittadini e allo stesso tempo preservando la vita umana e l’ambiente, assicurando un sistema sanzionatorio equo ed efficace.

INTERVENTI RIGUARDANTI LA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA O DOPO L’ASSUNZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI

Non verranno apportate modifiche ai livelli di alcol nel sangue attualmente in vigore. Tuttavia, coloro che sono stati condannati per guida in stato di ebbrezza dovranno mettere in moto il loro veicolo con una concentrazione alcolica pari a zero. Saranno, inoltre, obbligati ad installare l’Alcolock in auto per almeno due anni, un dispositivo che impedisce l’accensione del motore se viene rilevato un tasso alcolico superiore a zero. Coloro che possiedono una patente italiana e sono soggetti al divieto assoluto di consumare bevande alcoliche mentre guidano, sono autorizzati a guidare veicoli delle categorie internazionali M o N solo se installano a proprie spese l’Alcolock su tali veicoli. Ciò vale esclusivamente all’interno del territorio nazionale.

In Europa, diversi Paesi hanno adottato l’obbligo dell’Alcolock su veicoli specifici. La Svezia si è distinta come il primo Paese a introdurre volontariamente l’obbligo dell'Alcolock sui veicoli impiegati nel trasporto pubblico. In Finlandia, invece, l’installazione dell’Alcolock è obbligatoria per i veicoli commerciali e gli autobus scolastici. Allo stesso modo, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Polonia, Portogallo e Regno Unito hanno adottato il dispositivo sugli autocarri e i veicoli commerciali di grandi dimensioni. In Belgio l’installazione dell’Alcolock in caso di recidiva evita sanzioni penali e multe fino a 40.000 euro.

Il recente ddl prevede anche sanzioni più severe per coloro che guidano in stato di ebbrezza, con un importo massimo di circa 2.900 euro e un minimo di 724 euro.

 

LE MISURE ADOTTATE

Il comunicato stampa precisa che si prevederanno queste manovre:

• un aumento del 33% delle sanzioni per guida in stato di ebbrezza dei conducenti con il numero 68 sulla patente (“niente alcol”);
• un raddoppio delle stesse sanzioni in caso di alterazione, manomissione o rimozione dei sigilli dell’Alcolock;
• l’eliminazione dell’obbligo dello “stato di alterazione psico-fisica” di un soggetto derivante dall’assunzione di droghe. Ora sarà sufficiente che un individuo si metta alla guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti, anche senza mostrare segni di alterazione, per commettere il reato;
• la possibilità per gli agenti della polizia stradale di effettuare direttamente sul luogo del controllo un prelievo di liquido salivare. Questo, in presenza di ragionevoli motivi per credere che il conducente sottoposto a verifica sia sotto l’effetto di droghe, o se i test preliminari danno esito positivo. La polizia stradale sarà tenuta sempre ad effettuare tali accertamenti in caso di incidente.

Gli operatori che conducono controlli preliminari con esito positivo e non dispongono ancora dei risultati dei test di secondo livello effettuati da laboratori accreditati, o nel caso in cui non sia possibile eseguire tali test per qualsiasi motivo, potranno proibire immediatamente al conducente di continuare a guidare. Questo sarà fatto ritirandogli la patente e impedendogli l’utilizzo del veicolo.

Sulla base dei risultati positivi degli accertamenti preliminari, il Prefetto avrà la facoltà di sottoporre il conducente ad una visita medica, in aggiunta ad una sospensione della patente protratta fino al responso finale. Se la visita medica attesta l’inidoneità del conducente alla guida, è comunque disposta la revoca della patente.

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